Gli stand sono discreti, in tutti c’è questo nuovo banco esposizione della IFI circolare che fa ruotare i gusti come una roulette: parere personale, una boiata!
I gusti quindi si leggono bene solo quando ti passano davanti agli occhi!
Se il banco è fermo, non vedi affatto i gusti al di là dela metà del banco: praticamente vedi, decentemente, a 180°…metà dei gusti presenti.
In quest’occasione forse è utile perchè più compatta, cioè la dimensione del diametro in un banco normale consentirebbe di esporre solo la metà dei gusti.
Saltiamo le gelaterie di Firenze città che sono nei primi stands e ci buttiamo su quella già conosciuta, io vado spesso in quella principale di via Col di Lana n. 8 e, ti assicuro, anche le torte sono molto buone!
Rivareno
Francesco prova Leonardo (in concorso) e Contessa.
Provo il suo famoso “Crema vinsanto e cantuccini (o biscotti di Prato)” anche se il gelato in concorso è “Le picce” (fichi secchi con noci/mandorle e scorza di mandarino)
Per gustare in concorso “Pastiera napoletana”. Buona texture, si avvertono i canditi e la presenza di granuli di biscotti ma quasi per nulla la ricotta e praticamente assente il “fiore d’arancio” ingrediente fondamentale nella pastiera!
Cillo
Saltato con il suo “Mandarino”, fuori stagione.
De’ Coltelli di Pisa
Un antipatico gelatiere mi fa assaggiare il gusto in concorso “La pera al pepe rosa”: interessante ma il pepe macinato grossolanamente si ripresenta per ore.
La pera utilizzata è l’Abate, con la buccia; Consistenza mediocre, si tratta di un sorbetto ma sa poco di pera… mi è sembrato un po’ scomposto
Presenta il gusto “Fichi e noci”, si tratta in realtà di gelato di fichi molto buono con una giusta texture ma le noci sono solo a pezzi nella variegatura; il gelatiere ci conferma che per circa 3 kg di gelato utilizza 1 kg di fichi!
Ho provato anche ricotta di bufala, buono…gusto tipo fiordilatte ma più corposo, non grasso e poco consistente.
Di Matteo
Il gusto in concorso era “Mandorla” molto buono, impastato. Gusto robusto, deciso con tantissimi mandorla macinata come in alcune granite; quasi un semifreddo, consiglio un bicchiere d’acqua frizzante per “scompattare” la bocca.
La Carraia
Siamo andati al negozio in piazza Sauro ed ho provato il suo gelato tipico toscano, “Pecorino e vino”. Una grande delusione, buona texture ma non sapeva nè di pecorino, nè di vino.
GAT (Gelatai Associati del Triveneto)
Il gelato in concorso era “Amaretto variegato arancio”, buona consistenza ed ottimo gusto ma quella variegatura…penosa!
Invece nel banco c’erano gran bei gusti, alcolici.
Ho provato Spritz e Fragolino, davvero super soprattutto Fragolino. C’era anche prosecco…ah, i veneti…se non è alcolico…
Albiciocco della gelateria Andrea di Compiobbi (FI), una gelato immondo! Un cioccolato con una buona consistenza, pannoso, spumoso a sufficienza ma con pezzi di albicocca della Fabbri!!!
Un appunto da fare è proprio su questi nappage o variegati vari che ho assaggiato negli stands (penso che siano stati utilizzati appositamente per la manifestazione): una sola parola, improbabili!
Meno spocchia, jopistacchio (anche se ti definisci il boss del gelato)! Sono rammaricata per te, perchè ti sei privato di un mandarino eccezionale. Hai mai provato a fare il gelato con il succo dei mandarini della costa ionica calabrese, maturati al sole e coltivati in modo del tutto naturale? Perchè non fai un salto in gelateria per sincerarti della nostra qualità? Ti aspettiamo a Firenze in via dei Neri 51 r, per proporti il nostro limone, la nostra arancia rossa, la nostra ricotta al pistacchio le nostre varietà di cioccolato ecc. Spero ci scuserai se appariremo troppo sobri e rigorosi,senza coloriture e mescolanze che colpiscono.A presto! (Perchè hai saltato il mandarino f. s. e non i fichi?)
Mi piacciono i sorbetti e li gradisco molto.
Ho saltato quasi tutte le gelaterie di Firenze per andarci di persona e fare una foto al locale purtroppo il tempo disponibile era poco.
Alcuni gusti “normali”, consueti, li ho saltati (ecco il perchè di “fichi e noci”)… mi perdonerai se tra questi c’è stato anche il tuo “Mandarino” tuttavia “normale” non vuol dire banale!
Come avrai intuito apprezzo più la semplicità che la complessità cionondimeno non disdegno la creatività se ben articolata e realizzata.
Grazie dell’invito, appena ripasso da Firenze non mancherò…