Il metodo per imprenditori gelatieri

La scorsa settimana c’è stato un evento molto pubblicizzato nei vari gruppi di gelateria in Italia.
Doverosa premessa è che qualsiasi evento a cui si partecipa è legato alle aspettative e, questi eventi in particolare, al target a cui sono destinati.

Molti di questi eventi vengono definiti di “front-end”, in pratica non forniranno alcuna risposta alle domande che assillano il discente ma, anzi, saranno una sorta di scrematura del funnel per poi, vendere altri corsi e/o prodotti. Non so chi ricorda le gite in autobus dove poi al termine cercavano di venderti la batteria di pentole…

Dall’ormai lontano 2003 ho partecipato a tanti eventi di web marketing, soprattutto di Madri di Enrico Madrigano; uno dei primi a creare sistemi di marketing automation, non sofisticati come quelli attuali, ma andando ad un suo corso fisico imparavi effettivamente qualcosa: c’era uno scambio, come in una classica transazione commerciale. Io pagavo e ricevevo del know-how.
Nel corso degli anni, la situazione è notevolmente peggiorata nell’ambito del web marketing e sono sorti altri personaggi “vincenti” nei più disparati campi.

Essendo un “tuttologo”, come mi definisce qualcuno, sono sempre stato generalmente critico verso questi imbonitori senza né arte, né parte il cui target, spesso, sono disperati (a Milano, direbbero sfigati).

Solitamente sono grandi comunicatori, mental coach, ecc. ma non sono bravi a fare consulenze. Sono fuffologhi e, purtroppo, nel settore della gelateria ce ne sono già tanti…non quanto i neo-maestri, visto che bastano un paio di anni in qualche gelateria sfigata per cimentarsi in corsi e lezioni. Va be, ma questa è un’altra storia…

Ma come è andato questo evento per imprenditori della gelateria, della ristorazione in generale o di chi è finito nel funnel attratto dal successo del promotore. Sentiamo chi c’è stato, allora, tra cronaca, commenti ed osservazioni.
Sentiamo il metodo che ha imparato.
Qualcuno mi ha confermato che due/tre interventi gli sono piaciuti, che gli han cambiato il “mind set” però molto dipende dall’approccio “emotivo” (tipo “setta”?).

Chi c’è stato riferisce che era piuttosto un corso motivazionale sul credere in sé stesso (ctz. film Yes Man).
Dal programma infatti, si presume che ci siano interventi di circa mezzora a testa:
– mentalità vincente;
– mentalità da imprenditore eccellente;
– creare e sviluppare un personal brand;
– marketing;
– meccanizzare il tuo business;
– risparmiare sulle tasse;
– rapporto col denaro;
– …

Tutto mi sembra tranne che un corso operativo, più un minestrone di argomenti che fanno sempre presa su uno specifico target in cerca della via per fare soldi o per uscire dal tunnel. Spesso però, ci vogliono miracoli o l’estrema unzione…

Il corso, a dirla tutta, inizia con uno sfavillante conto alla rovescia e un video del promotore che ci introduce nel seducente e sfavillante mondo del ricco imprenditore, anche se, si sa, non è tutto oro quel che luccica.

E via coi saluti del milanese imbruttito (manco a farla apposta…), uno che è riuscito a fare un business dei vari “difetti” del popolo italiano. Un genio, secondo me (al pari di Parodi).

In scaletta, per primo, uno degli oratori più convincenti armato di slide in cui illustra gli obiettivi individuali e aziendali (strumenti di efficienza), cosa farai tra 5 anni; la mentalità imprenditoriale. Ottimo

A seguire ancora sul cambiamento, uscire dalla comfort zone, ecc. Questa volta però, live in streaming anche se la sera prima il docente era fisicamente presente.

Segue, il potere del personal brand… ma cosa c’entra con la propria attività d’impresa?
Inizia con le slide ma finisce a fare quattro chiacchiere come al bar, tra amici.

E’ la volta dei finanziamenti europei, esistono ma come si farà ad accedervi?
Quando mi occupavo di finanza agevolata (al sud), il primo problema era la lingua dei bandi, poi tutto il resto.

Testimonianze varie di chi c’è l’ha fatta nei più disparati settori, anche uno col gelato…

Arriva uno specializzato in franchising e branding/social media.
E dopo aver sentito felici storie su chi ce l’ha fatta, come nei migliori romanzi rosa, in mezzo ci si infila, che non guasta mai come il cacio sui maccheroni, qualche esperto. Uno tra tutti quello di social media che però invece di parlare di basi come focus e target decide di parlarci di cassetto (che anche lui sia un ex gelatiere?) e di massimi sistemi dei social.

Finisce così il primo giorno.

Al mattino successivo si parte con l’intervista del promotore dell’evento al figlio: amore e valori. Tema affrontare il cambiamento in modo positivo e spirito d’iniziativa.

Grazie del suggerimento ma se volevamo scenette felici in stile “mulino bianco” era più semplice, meno costoso e più educativo guardarci la serie di “settimo cielo” in tv

Altro interessante intervento sul fare impresa: selezione personale (matrice valore/competenze), come misura la promozione (net promoter Score) , buon business plan, ecc.

E’ la volta del business liquido, automatizzare l’azienda.
Qualche mese fa sono stato dagli amici Peppe e Vittorio qui a Milano proprio su questa tematica. Loro molto forti su come aprire un franchising.
In questo contesto però non ne capisco l’utilità. Una gelateria liquida, automatizzata? Boh!

Era l’intervento che più aspettavo, peccato che il tipo ti vende un bel sogno fatto di meccanizzazione automazione processi d’impresa e, poi, non ti da’ nemmeno una linea guida o una pallida idea su come fare (cavolo se volevo sapere di cosa ti occupi e di cosa parlano i tuoi corsi ti cercavo su fb non pagavo centinaia di euro per sentirti dire “ciao sono xxx, mi occupo di questo e vi spiego cos’è il business liquido”)

Altro passaggio di uno che racconta del suo successo e l’acquisizione clienti (di cui pensavo si occupasse).

Invece, difficile raccontare le impressioni di chi ha ascoltato il suo intervento perché dubito che qualcuno in sala abbia capito di cosa si occupa e soprattutto come, ma gli facciamo i complimenti per la sua triste storia di cui ha parlato per oltre 20 minuti.

Vogliamo parlare del doppiatore di Topolino?

Certo sicuramente una bella sorpresa, ottima mossa degli organizzatori per fare scena, spettacolo, ricordarci i grandi sfarzi della gente di successo ma.. aspettate….Non eravamo ad un corso di organizzazione d’impresa e marketing?

Alla fine ecco la batteria di pentole: masterclass dal valore di 66.000 euro a soli 12.000 euro per tre giorni!

Il Mago, ospite misterioso. Mental coach e numeri da circo (liberarsi dalle catene)

Altro bel discorsetto sul credere in se stessi, nel voler cambiare per essere felici, nel fare scelte tempestive senza pensare qui e ora! Ad esempio ORA sarebbe il momento perfetto per comprare la masterclass e se ce lo consiglia un mago come non fidarci?

Non poteva mancare il consiglio sul fare il proprio libro e la sua importanza

Ultimo intervento, non male: registrare proprio marchio, coupon gratuiti con audit, ecc.

Fuori focus sul target, ipotetico, sul food.
Personal branding, impresa, motivazionale, ecc.
Operativo ZERO

Chissà se sarà possibile chiedere il rimborso…

Editori vari: liberamente tratto da interviste e scambi di messaggi con chi c’è stato

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