Festival del gelato a Padova, vincitori ed osservazioni


Sabato sono stato al Festival del Gelato Artigianale di Padova organizzato dal GAT (Gelatieri Artigiani Triveneto) presieduto da Filippo Bano.
La manifestazione era alla sua prima edizione per cui sarò molto buono…

Il giudizio della giuria popolare è stato:
Ricotta, fichi e sfogliatine, della gelateria Dolci Peccati di Mejaniga di Cadoneghe (PD);
Valentino, della gelateria Valentino di Legnaro (PD);
Pistacchio e ricotta della gelateria Bottega del Gelato di Mirano (VE).

Per organizzare l’evento ci sono voluti più di 4 mesi, grazie all’impegno del presidente Bano e di Antonio Mezzalira (già vincitore della Coppa del Mondo di Gelateria al MIG di Longarone nel 2008).

…Bano a sx…
Lo stand, unico, è stato allestito proprio dinanzi allo splendido edificio del Caffè Pedrocchi, qui è stato possibile assaggiare i gusti in concorso ma anche gli altri gusti.

I 33 gusti in concorso sono stati esposti in 4 vetrine tonde della IFI; il gelato è stato sempre disponibile, grazie allo stoccaggio di ben 1.200kg nelle celle frigorifere proprio del caffè Pedrocchi.
Per gli assaggi gratuiti l’addetto forniva un cucchiaino monouso in plastica altrimenti c’erano le coppette ad 1,00 EURO; tutti i fondi vanno all’Associazione Italiana contro le Leucemia (AIL).

La nota dolente è stata prorpio il personale addetto, veramente incapace!
Il gelato non venendo mai spatolato era troppo duro o freddo. I cucchiaini, spesso, venivano serviti al contrario.
Il gelato distribuito in questo modo era talmente poco che non sono mai riuscito a distinguerne il gusto!
Credo fossero dell’AIL ma almeno illustare come si fa…spiegare in due parole, bastava poco.

Le gelaterie presenti erano tutte del Veneto salvo rara eccezione.

Ho assaggiato tanti gusti, ma col cucchiaino non sono stato in grado di giudicare la consistenza ma solo qualche impressione “sfuggevole” sul gusto:
– pistacchio di Bronte, non mi è sembrato un granchè;
– pistacchio e ricotta, nè l’uno, nè l’altro visto che il pistacchio se presente dovrebbe “uccidere” la delicatezza della ricotta (il 16 settembre ho preparato proprio una crema di sola ricotta al gusto di pistracchio e ti assicuro che la ricotta è scomparsa!);
– crema dell’Etna, non guidicabile
– ricotta, miele e mandorle, questo mi èsembrato buono ma le mandorle? non pervenute
– pralinato di frutta secca, non giudicabile
– ricotta, fichi e sfogliatine, delicato ma non giudicabile
– croccantino al rhum, non giudicabile
– fiore del mattino, più buono di Cefalù
– riso thai, interessante
– pinolata, mi è sembrato più caramello che pinoli (ma dov’erano?)
– tierra del fuego, non giudicabile
– carafin, non giudicabile

Extra concorso ho provato, in coppetta:
– uva fragola, consistenza giusta e gusto sufficiente
– spritz, consistenza appena sufficiente (non spatolato dall’addetta) ma gusto delicato leggermente amaro

Grande impegno, attendo la prossima edizione casomai itinerante per la splendida cittadina di Padova!

4 commenti su “Festival del gelato a Padova, vincitori ed osservazioni”

  1. cosa vuol dire ” il gelato non veniva mantecato manualmente ” che io sappia solo le macchine (gelatiere ) mantecano a meno che non si parli di risotto ma questa è un’altra cosa

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      • bene : se vogliamo parlare di Gelato dobbiamo usare termini giusti altrimenti diamo errate informazioni mantecare è mantecare spatolare è spatolare non capisco questi Tuoi giudizi sulla Pedrocchi delice se spendevi qualche euro (andavano in beneficenza) e non ti fossi limitato alle palettine forse avresti assaggiato più Gelato e avresti potuto dare un giudizio più professionale in riguardo al Gelato troppo duro o freddo non è certo spatolandolo che si cambia lo stato del Gelato ma ti ricordo che i 33 gusti erano stati preparati da 33 gelaterie e di conseguenza BILANCIATI in maniera diversa I volontari dell’AIL che hanno distribuito il gelato sono da ringraziare per il “lavoro” fatto non erano certo in grado di dare info sul Gelato e comunque non gli era stato chiesto la Pedrochi delice è stata una vetrina “benefica” tutto il Gelato prodotto dalle gelaterie è stato donato all’AIL se qualcuno volesse poi approfondire ed avere info sui Gelati potrà rivolgersi alle gelaterie partecipanti all’evento dove certamente troverà persone in grado di rispondere ad ogni domanda

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        • ok, mia colpa non aver usato il termine corretto. Ho già rimediato.
          Ho preso 3 coppette come indicato nell’articolo, di cui due fuori concorso.

          Non mi sono permesso di dare giudizi infatti, ho usato la frase “non giudicabile”.
          Secondo te, un cliente che legge dei nomi che non hanno nessun riferimento nell’immaginario gastronomico non hanno bisogno di una spiegazione?
          Secondo te, ringraziamo i volontari che non erano capaci di somministrare il gelato neanche sui cucchiaini (non per loro colpe) ma l’individuo deve essere abbandonato nel suo gustare il gelato? Confrontare le sue sensazioni, le sue sensazioni organolettiche con gli ingredienti costituenti il gusto non era possibile perchè i gusti erano indecifrabili.
          Questo è sbagliato e mi meraviglio che tu, che sembri del settore, difenda questo approccio comunicativo.
          Jo

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