Gelateria Cocos, Bordighera


3 Agosto 2012
via Vittorio Emanuele II, 201

Ieri sera sono andato appositamente a Bordighera per provare la gelateria Cocos ubicata sulla via principale di Bordighera.
“Con…certi a Bordighera” era l’evento, per cui c’era tanta gente, anche in gelateria!
La gelateria è molto grande, con tavoli all’interno ed anche all’esterno, almeno in quest’occasione.
Ci sono tanti gusti in vetrina, granite, creme soprattutto e sorbetti ma anche tante torte.
Ho notato subito tanti contenitori MEC3, credo per il topping, ed ho preso un cono da 3,00 che in realtà ne costava 2,50.

L’impatto con la gelateria non è stato buono, mi ha dato subito l’impressione di scarsa igiene. La vetrina era tenuta veramente male. Le granite alla vista erano inguardabili!
Il servizio? Pessimo, veramente indecente…durante un evento devi aspettarti un aumento delle vendite, un minimo di organizzazione…niente, nulla…uno schifo!
Si lamentavano tutti all’uscita, io ho fatto 12 minuti di coda perchè al banco, somministrava i gelati solo un addetto mentre altri 3 orbitavano principalmente per coppe gelato e frappè, con una velocità incredibile…
Coppe, frappè e gelati “uscivano” bene, era solo proprio intasamento da coda.
Ho scelto tutti gusti creme:
– pistacchio, consistenza buona gusto mediocre
– meringa, consistenza buona gusto mediocre
– amaretti, consistenza buona gusto insufficiente

Praticamente i gusti sono stati veramente scarsi, amaretto non era buono. Meringa inesistente, sembrava fiordilatte.
La consistenza era buona per tutti e tre i gusti, non gocciolava affatto.
Sono stato sfortunato a passare qui questa sera, dovrò tornarci perchè sarà sicuramente meglio.

Un consiglio ai gestori: c’è un evento adegua la capacità produttiva e di servizio ai volumi che ti aspetti. Con una vetrina così grande, a tre sezioni, ti occorrono almeno due addetti esclusivi al banco.
Alle 22:30 erano quasi 400 scontrini…

Aggiornamento del 27 Aprile 2013.
Son passato ed era tutt’altra cosa, mi è sembrata un’altra gelatieria. Bravi!

6 commenti su “Gelateria Cocos, Bordighera”

  1. Sono capitato per caso sul Suo blog, ho letto sommariamente, per dovere di onestà lo ammetto, alcuni post, riscontrando francamente pochissima professionalità, una preparazione di bassissimo livello, e un’intelligenza che non è minimamente degna di avere uno spazio sul web.
    Tuttavia la risorsa è quella che è, e anche persone col suo livello intellettivo trovano spazio per sfogarsi e dare adito alle proprie frustrazioni di avere il loro piccolo momento di gloria.
    Mi permetto di attaccarla in maniera così violenta in quanto non condivido minimamente le espressioni, i giudizi ed il lessico che adopera quando “recensisce” (uso le virgolette, perchè le recensioni di un locale si fondano su ben altri elementi, non sulle impressioni a caldo di un consumatore ignorante quale lei si dimostra) i locali che visita.
    Parole come “schifo” non risultano presenti nei commenti di foodblogger di livello, che sono numerosi in rete, e fra i quali Lei certamente non è degno di essere annoverato.
    Nella sezione “Chi sono” racconta alcune cose di sè, ma non specifica in alcun modo, astutamente aggiungo, quale sia il percorso tecnico che ha seguito e che la titola ad ergersi giudice così severo del lavoro degli altri, qualificato, ripeto, con epiteti indegni di una pubblicazione su di una piattaforma on-line.
    Riporta altresì rimandi alla sua stima ed autostima: non ho qualifiche per parlare di psiche, ma intelligenza sufficiente per affermare che la stima, ed ancor più l’autostima, non si accrescono nè si migliorano sputando cattiverie gratuite e mancando di rispetto ai sacrifici altrui.
    Un gelato al caffè, che dalla foto pubblicata nel relativo post, sembra più un escremento di cane che un prodotto alimentare edibile dovrebbe far riflettere molto su quale sia la sua preparazione tecnica; mi dolgo perchè se Lei riesce ad avere il seguito che millanta su questo blog, allora vuol dire che il lavoro appassionato di tanti maestri gelatieri ancora non ha portato i frutti che merita.

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    • ciao Marco,
      se sei il proprietario della gelateria considera le critiche costruttive al tuo lavoro, in occasione di eventi adeguati ai flussi/volumi.
      Se hai letto con attenzione, la mia critica era soprattuto sul servizio pensa che a Pasqua son passato ed era tutt’altra cosa, coi tavoli pieni e tutto ordinato.
      I prodotti della MEC3 li reputo ottimi, tra i preparati presenti sul mercato.
      Anche tu puoi criticare il mio gelato al caffè con tutti ingredienti naturali…
      …anche le altre pagine, ovviamente
      Jo

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      • Ciao Jo

        non sono assolutamente il proprietario, lo conosco, lo stimo un buon professionista con un’adeguata conoscenza tecnica; si chiama Massimo per la cronaca, Max per gli amici.
        Io mi chiamo Marco, e per quanto sicuramente nessuno ci crederà, ho utilizzato il mio nome di battesimo su questo blog, e non un pseudonimo, perchè sono convinto pienamente di quello che scrivo, ponderandolo, e non ho necessità di nascondermi.
        Apprezzo molto che tu abbia risposto al mio intervento, nonostante i toni duri e assolutamente taglienti del precedente post; hai elegantemente glissato sugli epiteti utilizzati e sulla connotazione che ho fornito, ci tengo a precisarlo, non della persona, in quanto non ti conosco, ma del “blogger”.
        Sei stato certamente molto “politically correct”, molto più di quanto abbia fatto io.
        So esattamente cosa significa avere una gelateria, l’impegno che richiede, lo sforzo ed il sacrificio quotidiano che bisogna applicare affinchè tutto il sistema funzioni al meglio.
        Per questo mi ha molto irritato leggere ciò che hai scritto; il Coco’s, come mille altre gelaterie in Italia e nel mondo, è una struttura fatta di uomini, fallibili per loro stessa natura. Trovare del disordine in una sera d’estate in un locale che apre dal mattino, con tutte le difficoltà del caso, con una vetrina riallestita e rifornita a più riprese in una giornata, è del tutto normale. Se non condivi questa posizione, libero di farlo, scrivi l’indirizzo del tuo locale, posto che tu ne abbia uno, così che noi lettori potremo venire a constatare di persona il livello di ordine del tuo banco vetrina nei momenti di punta.
        Da lì a dire che la vetrina ti trasmette un senso di scarsa igiene secondo me hai fatto il passo più lungo della gamba; screditare così un locale commerciale, considerato che dentro c’è gente che lavora e con quel lavoro ci porta a casa la cena ai figli (credimi, non è demagogia) è un’azione che non trovo corretta.
        Mi permetto di farti una domanda, posto che tu abbia voglia di rispondere: ma tu, che hai giustamente connotato questo blog come luogo d’incontro per approfondire il tema del gelato artigianale fatto in casa, di gelato artigianale che esperienza hai ? Perchè non pubblichi un tuo curriculum dettagliato, dove ci aggiorni su quale è stato il tuo percorso formativo ?

        Continuerò a scriverti; il tuo blog è pieno di spunti interessanti che vale la pena di approfondire, per animarlo con un costruttivo e corretto contraddittorio.

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        • ciao Marco,
          quella sera il centro era chiuso al traffico, c’era migliaia di persone.
          Per me l’organizzazione è tutto, sia in laboratorio, sia nella distribuzione.
          Ribadisco la critica, nel post è chiaro, sul modo di servire gli astanti. Secondario alle coppe di gelato, ai tavoli!
          Il tutto si svolgeva con eccessiva fretta, provocando disastri nelle vetrine…
          C’ero quindi riporto, la cronnaca.
          Quella sera sono passato anche in un altro in zona e puoi leggere cosa ho scritto.
          Jo

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  2. Ciao Jo

    dimenticavo di sottolineare un aspetto a mio avviso importante, e che merita le riflessioni di tutti i lettori: ma perchè fai riferimento proprio ai prodotti di MEC3 che peraltro la gelatera Coco’s non utilizza se non per un paio di referenze ? Dici nel tuo articolo: “ho notato subito tanti contenitori MEC3”, non mi sembra un’affermazione esattamente veritiera.
    Potrei fare i nomi delle aziende con cui abitualmente lavora il Coco’s, cosa che ometto di fare per evidenti motivi di privacy, ma MEC3 non è fra queste.

    Non è che per caso Jo Pistacchio ha qualche interessenza con MEC 3 e questo blog è un’occasione commerciale ben pianificata di promozione del marchio ?

    Spero di no, perchè MEC 3 è un’azienda leader e stimatissima che non ha bisogno di questi “mezzucci” per farsi conoscere.
    Conosco personalmente il titolare, persona di enorme spessore professionale ed umano, e non credo che si presterebbe a giochi di questo tipo.

    A presto

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