Venerdì sono stato a visitare il Gelato Festival facente tappa a Milano, in piazza Castello
E’ stato un piacere girare tra gli stand col maestro gelatiere Andrea Soban, anch’egli qui però questa volta in veste di blogger.
Abbiamo visitato il laboratorio mobile “Buontalenti” ideato dall’organizzazione per questo Gelato Tour sotto l’egida guida del direttore tecnico del festival Giorgio Zanatta.
Personalmente mi è sembrato un ottimo concept pilota esportabile e dalle potenzialità enormi, chissà se non venga fuori un vero e proprio prodotto.
Ho assaggiato tutti i gusti presentati in questa tappa di Milano del Gelato Festival.
Finalmente ho potuto provare caffè lime con panna alla cachaca della gelateria Gelato Boutique di San Paolo, Brasile.
Si, il vero gusto della gelatiera Marcia Garbin, vincitrice del primo turno per la tappa di Firenze secondo la giuria popolare.
Marcia ha avuto non poche difficoltà nella realizzazione e standardizzazione del gusto perchè la materia prima fondamentale trattasi di uno sciroppo di caffè monorigine brasiliano che rende al gusto un effetto particolare ed originale tra la liquirizia ed il caramello con quella punta acre/dolce del lime.
A Firenze, durante la prova della giuria il caffè era troppo presente e dominante avendo utilizzato un caffè espresso italiano.
Tra i tanti gusti presenti mi sono piaciuti.
– crema agrumi val tindari della gelateria Il Re Gelato di Firenze;
Anche questo diverso da Firenze, più bilanciato, meno intenso ma, tuttavia, deciso!
– crema ambrosiana della gelateria Croccociocco di Loano (SV);
Anche se non rientra nei miei gusti preferiti questo crema era ben bilanciato, una vera crema classica-moderna proprio così.
– pere al prunent della gelateria Bar Aurora di Gravellona Toce (VB);
Molto interessante l’abbinamento tra pere e spezie (cannella, garofano e ginepro) anche se, secondo me, il ginepro non si sentiva; troppe spezie dal carattere intenso, secondo me da rivedere ed alleggerire.
Il peggior gusto? Il gelato marziano!
Con tutto il rispetto dei marziani, non vorrei che leggendo questo post distruggessero il rover Curiosity, però il gusto era tremendo con quella menta sintetica, che fa tanto “detergency” e poi, anche l’arancia…mah!
addendum: …ma i marziani non erano rossi?
Ciao Jo 🙂
venerdì con i vips e sabato con gli allievi 😛 ……
grazie mille per le degustazioni e soprattutto per le presentazioni con Marcia, Giorgio e Tony
In particolare Marcia è stata simpaticissima, dolce e molto utile con tutti i suoi discorsi sul gelato….
A te un grazie particolare per essere sempre molto disponibile, paziente e illustrativo 🙂
ah… in ultimo ma non certo per importanza….il gelato!
Il gelato di Marcia mi è piaciuto veramente tanto 🙂 complimenti! Il caffe lime con tocco di retrogusto di liquirrizia era molto molto piacevole.
Anche il gelato con agrumi è stato delizioso.
Alla prossima….
ops….ho tralasciato un pezzo….vedi….un po…
quando ci siamo salutati son andata ad assistere a “uno sguardo sul bio” e un pezzo di “la storia più dolce del mondo” poi son scappata a prendere il treno…che a sapero….sarei rimasta….perchè ci son stati dei ritardi e l’ho perso….
I corsi, tenuti dal fantastico Angelo Grasso, son stati molto utili per capire sia come fare un gelato bio, quindi usando solo prodotti bio, sia per capire che quello che hai spiegato tu erano le stesse cose dette dal Maestro Grasso, sia per capire che la “trittico” è una macchina completa. Fa tutto lei! Pastorizza, quindi scalda e poi in soli 3 Minuti abbatte la temperatura e raffredda da +85 a -9 (germi e batteri ciao ciaooooo); fa azione mantecazione e quindi in pratica in soli 30/40 minuti il gelato è già pronto da gustare. nn solo, cucina anche! nn so di preciso tutto quello che riesce a cucinare ma fa sicuro il risotto! ma che Bravo! 🙂
Ciao Jo!!!
Sono Roberto della gelateria Aurora. Ho letto con piacere il tuo post in cui citi,tra i gusti preferiti del gelato festival,il mio Pere al Prunent. Sono d’accordissimo con te, il ginepro non si sentiva coperto dal sapore della cannella…non so se per via delle macchina e quindi del modo di pastorizzazione/mantecazione completamente diverso rispetto a quello che utilizzo nel mio laboratorio; oppure al fatto che ho dovuto preparare tutto con qualche giorno di anticipo mentre in genere faccio tutto al momento; o semplicemente perche’ ho messo troppe stecche di cannella.
Cmq per concludere, personalmente ritengo si sentisse poco anche il sapore del vino!!!Grazie per la critica costruttiva…
Ciao Jo!
Sono Renato della Svezia. Vorrei chiederti, e possibile sentire qualcosa differenza,un gelato che e mantecato classico,( pastorizzato+ tino di maturato+ mantecato )tra un gelato che e pastorizzato e mantecato direttamente? C’e qualcosa differenza tra spatolabilita ,cremosita o ,incorporato di aria?
ciao Renato,
difficilmente riuscirai a percepire la differenza; la texture sarà certamente migliore.
La spatolabilità dipende molto dalla temperatura.
E’ molto più probabile che questi parametri da te indicati siano in funzione piuttosto, di un ottimo bilanciamento.
Jo