Costruire nuove memorie è il tema della XV edizione di Identità Golose 2019 a Milano, da sabato 23 marzo a lunedì 25 presso il MiCo (Milano Congressi) di via Gattamelata n. 5.
La cucina, il cibo tra la tradizione e la contemporaneità. Quando un cuoco inventa spesso parte dalle tradizioni per arrivare ad un nuovo piatto moderno che in futuro sarà forse anch’esso divenuto tradizione. Chissà?!
Anche nel gelato c’è una forte contrapposizione tra tradizione e contemporaneità, un esempio lampante è il confronto tra il gusto cacao (meglio definirlo nesquik) ed il gusto cioccolato che vuole la presenza sempre più dominante delle nobili masse, coperture ovvero criollo, trinitario, forastero rispetto al “volgare” cacao. La continua invenzione/innovazione è ben osservabile nel fenomeno del gelato gourmet dove qualsiasi cibo si trasforma in gelato (a volte con risultati dubbi).
La tradizione però era centrata sul cibo, sul piatto oggi si assiste sempre più al dominio della “food star”, il cibo è business per cui si dà sempre più importanza al “fabbricatore” piuttosto che al “prodotto”. Ed ecco il punto, la memoria è fatta più di piatti che di personaggi ma, oggi, ci ricordiamo più dello chef o, meglio ancora, dell’esperienza piuttosto che del semplice cibo. Secondo me, non è esclusivamente il piatto in sè ma dove ho sublimato la mia esperienza gustativa.
Ci sarà anche quest’anno il modulo dedicato al gelato, proprio all’apertura.
Identità Gelato, il programma di sabato 23 marzo 2019
Ore 10:45 Il gelato come cultura e linguaggio di comunicazione
Enzo Crivella (Crivella Gelati a Sapri, Salerno)
Ore 11:30 Siamo alla frutta e alla verdura
Moreno Cedroni (La Madonnina del Pescatore a Senigallia, Ancona)
Ore 12:15 Lo “sabaglione” pronto per il nonno
Lucia Sapia (gelateria Il Dolce Sogno a Busto Arsizio e Varese) e Maurizio Bernardini (Gelateria Galliera49, Bologna)
Ore 13:00 L’iconico gelato di tradizione cambia volto