…Ma cosa c’entra la pizza col gelato?
Domanda pertinente, bravo! Ma d’inverno, per sfamarmi non posso vivere con solo gelato!
Ieri, mi sono cimentato per la terza volta con la ricetta del Maestro.
Ovviamente, questa è la prima volta che seguo questa pedissequamente visto che sono solito modificare le ricette o invetarmele di sana pianta.
I lievitati però sono quasi, come i dolci! …se non si segue alla lettera una buona (poche in giro e quelle dei libri di ricette fanno schifo!) ricetta la riuscita potrebbe essere pessima.
NB: ricordo ancora l’esperimento della torta ai caki, una vera schifezza seguendo una ricetta trovata in rete!
Bando alle chiacchiere, scritte…
La difficoltà di questa preparazione è “stendere la pasta” sulla teglia.
L’impasto, ad alta idratazione, si presenta molto appiccicoso e, per non perdere i gas di lievitazione, occorre fare molta attenzione nel manipolarla.
Pertanto, la pizza in formato teglia rettangolare…al momento…non mi è ancora riuscita ma ci sono vicino!
Ma voglio fare una premessa relativamente agli altri due tentativi, cioè le altre due volte che ho usato questa ricetta ma personalizzandola. In realtà, è stata tutta una questione di tempi.
Per fare questa preparazione ho quindi seguito questi tempi di puntata, nelle rispettive tre volte.
4 Gennaio
Ho iniziato alle 16, alle 18:30 ho rinfrescato, alle 19:30 ho steso direttamente in 2 teglie (una in alluminio e l’altra in ferro, la classica leccarda) l’impasto.
9 Gennaio
Ho iniziato alle 11, alle 18:30 ho rinfrescato, alle 20:00 ho steso in teglia

Ieri, 14 Gennaio
Ho iniziato alle 9:00

ho rinfrescato alle 12:30

alle 17:30

ho diviso l’impasto in due contenitori di plastica ermetici

alle 20:30 ho steso in teglia

alle 21:00 in forno

Infornata a 200°C, forno statico già caldo.
10 minuti in basso, poi ho cosparso di mozzarella tagliata a dadini e altri 5 minuti in alto.

Vedi gli alveoli, di questa foto ed anche all’inizio del post.
