Mi capita abbastanza spesso di ricevere richieste per occuparmi dei social media di una gelateria.
Mi chiedono anche come fare per l’ufficio stampa… sinceramente, non vedo come una gelateria possa utilizzarlo a tempo pieno piuttosto, a gettone in quanto l’attività non costituisce fonti “notiziabili” tranne rarissime eccezioni quali, ad esempio, la vittoria in qualche competizione nazionale e/o storica organizzata in modo professionale, la partecipazione a qualche evento nazionale, ecc.
La gelateria è un’attività locale (local strategy), ben inquadrata in un ambiente definito nei casi di piccole cittadine o in quartieri di medio-grandi città. Per le località turistiche è invece, fondamentale presidiare soprattutto Tripadvisor, Google Maps o le Mappe di Apple.
La genesi di questa guida sul social media marketing management per la gelateria
Ieri mattina ho letto un’intervista italiana di Seth Godin, ho scambiato due consigli con una nota gelatiera e qualche giorno fa ha pubblicato un post una nota professionista, esperta ed autrice di libri su Facebook. Non il solito fuffarolo di turno…
Capisco, che per questa tipologia di prestazione non è affatto semplice destreggiarsi tra chi ti chiede 100,00 e chi 1.000,00 EURO al mese per gestire una pagina Facebook o farti due foto in gelateria!
Per chi deve offrire la consulenza è ancora più complicato perchè non si tratta di una semplice “gestione dei fan della pagina” (social media community management) e basta ma, anche, della creazione di contenuti dedicati, gestione di altri presidi social (Instagram in primis) più una serie di servizi accessori quali lo sviluppo di layout grafici, la presenza in loco in caso di eventi, eventuale creazione di video, la gestione di campagne a pagamento e così via.
In realtà mancano le idee, i messaggi, i soli strumenti di diffusione non bastano, non sono sufficienti anche perchè bisognerebbe produrre tutto ciò suddetto con in più, pure, il piano editoriale ovvero il calendario. Non proprio uno scherzo.
La strategia ed il piano editoriale vanno pagati a parte, sono un forfait per poter fornire il servizio di gestione, senza si procederebbe a tentoni, improvvisando. In giro si vedono infatti robe incredibili: c’è chi promuove il suo gelato in carapina anche se fa uso di sole vaschette!
Ci vuole quindi, dapprima, un’analisi con un colloquio col titolare, la definizione degli obiettivi e l’elaborazione di una strategia organica e/o a pagamento.
Definito quanto e cosa, per sommi capi vediamo i contenuti da pubblicare e/o realizzare:
– creazione e programmazione dei post: definire se i contenuti testi, immagini e/o video e creatività varia verranno fornite dalla gelateria o dovranno essere create dal consulente;
– gestione e moderazione dei fan (base fan) con monitoraggio dei commenti, dei messaggi e smistamento/gestione diretta degli stessi;
– eventuali realizzazione di campagne a pagamento;
– eventuali report dettagliati dell’attività svolta.
Quanto pagare e per cosa?
Tempo ed esperienza: il bene più prezioso di ogni professionista è il tempo pertanto, è questo che dovrà essere dedicato alla comunicazione dei messaggi della tua gelateria.
Il tempo/mese richiesto: avendo accesso all’account della pagina della gelateria è possibile effettuare una prima analisi (fondamentale per fare un preventivo personalizzato e differenziarsi dal fuffarolo di turno) e dopo averne analizzato le richieste e/o le esigenze predisporre le risorse da impiegare; post giornalieri, o settimanali, ad esempio.
Per gestire in modo professionale dei clienti, il consulente si avvale di servizi in abbonamento (ad esempio, per le immagini).
Un post professionale dovrebbe essere:
– scritto in italiano senza errori grammaticali;
– non attaccare o schierarsi politicamente, per ideologia, religione e comportamenti alimentari o, peggio ancora, per contrapposizione territoriale;
– i contenuti devono avere la giusta lunghezza (un migliaio di parole);
– il titolo lungo ha una correlazione maggiore sulla condivisione social;
– il titolo col punto di domanda performa meglio;
– non c’è più un giorno migliore di un altro;
– i post con liste funzionano di più;
– utilizzando “perchè” funziona sempre;
– ricordarsi che l’area di azione è Business to Consumer (gelateria verso consumatori), non i colleghi.
I costi variano a seconda dell’esperienza del fornitore, delle modalità di pagamento, dal “regime fiscale” e dal periodo di contratto.
Un’attività professionale di Social Media Management, non il “cugggino”, può oscillare tra i 250,00 e i 900,00 euro al mese. Da un lato c’è la piccola gelateria che fornisce già i contenuti (+/-), richiede magari la supervisione solo di facebook, la pubblicazione di un paio di post a settimana e una blanda gestione di campagne pubblicitarie, mentre all’opposto troviamo un brand più strutturato con gestione di almeno 2 canali social (facebook ed Instagram), moderazione, gestione dei messaggi, creatività dedicata (video, stories, ecc.) e campagne più strutturate (lead generation, retargeting, promo periodiche, ecc.).
Liberamente tratto da un post di Veronica Gentili