Strategie per competere in gelateria: oceano blu

In Italia ci sono troppe gelaterie, è un dato di fatto sacrosanto!
Sono ovunque e quelle buone sono una rarità, sono mosche bianche!

La stragrande maggioranza delle gelaterie fa uso di semilavorati composti ad alta grammatura preparati dalle grandi aziende di semilavorati, le uniche aziende della filiera che fanno soldi veri ed infatti, basta osservarne i bilanci con risultati stratosferici.
Sono quelle aziende che alle fiere riempiono i padiglioni presentando le ultime novità alla massa di gelatieri svogliati, senza passione che non aspettano altro che la “pappa” pronta, i nuovi gusti, i nuovi trend.
Sono quei gelatieri senza spina dorsale, tra questi si notano anche dei veri imprenditori che se ne fregano del prodotto-gelato, per loro è solo un mero strumento di business: ieri facevano i gommisti, oggi gli imprenditori di gelato.

E’ un argomento che ho tralasciato, ne avevo accennato un paio di anni fa (a Palermo e poi a Longarone) ma, poi, la solita desolazione del settore mi ha portato verso altri argomenti ma è ora di dire la mia, il mio pensiero. Chiamatemi pure iconoclasta…

Negli ultimi tempi ho sentito parlare di consapevolezza ed ancora mi chiedo cosa si intenda, dove si voglia andare a parare…ma qui siamo nel campo dei coach, dei profeti, dei maître à penser, dei community manager, ecc.
Torniamo coi piedi in laboratorio…

Personalmente vedo tanta mediocrità, tanti gelatieri che continuano a porre domande insulse, che chiedono consigli a volte banali e le risposte, spesso, sono peggiori delle domande.
Sarà perchè ci sono troppi maestri, non si sa bene di cosa ma sarà che solitamente la maestrìa è legata all’età anagrafica quando invece, quand’ero piccolo anche mio nonno era definito “maestro” ma non per l’età ma per il riconoscimento, l’autorevolezza acquisita e concessa dalla sua clientela, dagli altri: non da sè stesso.

Nel settore della gelateria uno dei mali è infatti proprio la presenza di questi “elefanti” che si muovono in cristallerie moderne, parlano di ricette come se non ci fosse un domani, consigliano zuccheri come se fossero azioni del Nasdaq, corsi come se piovesse, litigano tra loro come se ci fosse tra qualche giorno l’ecatombe nucleare. Inconcepibile!
Tanti maestri ma nessuno che abbia, ad esempio, delle pubblicazioni scientifiche alle spalle.

Difficilmente senti un gelatiere chiedere aiuto relativamente alla strategia, lui vive di ricette, vive di prodotto. Povero lui.

Invece, sempre più gelatieri si ritrovano a navigare nell’oceano insaguinato dalla competizione e vogliono uscirne.
Molti sono convinti che basti associarsi a qualche sigla, qualche gruppo di interesse non si sa bene di chi, per emergere dall’oceano. C’è qualcuno invece che non crede in nessuno, critica tutti, non crede nei concorsi ma solo al suo smisurato ego: tra selfie, video al mattino quando si lava in bagno fino al suo laboratorio.

Unconventional-strategy

L’ultimo trend è essere non convenzionali, non si sa di cosa. A volte sono ridicoli, a volte anche peggio. Sono dei veri clown sempre a mostrarsi davanti ad un obiettivo, fossero almeno dei gran fighi…

Gelatiere-clown

Altri fanno un gusto insieme come quattro amici al bar ma poi qualcuno tradisce lo spirito “amichevole”, altri si inventano il gusto da fare tutti insieme, da ieri invece ci si scambia la valutazione su Facebook ma quale è il senso di queste azioni. Mi chiedo? Quando ci sono gelatieri che neanche assaggiano i gusti del collega!

Anche io ho dovuto rinunciare un paio di anni fa a fare i selfie, ero stufo di questo presenzialismo falso. Amico di amici, taggato a destra e sinistra. Basta dai…sono due anni che mi tagghi!
Alcuni sono simpatici, altri veri ignoranti ma orgogliosi di esserlo…sempre pronti a trollare quando scrivi qualcosa di alternativo, di fuori dagli schemi.

Torniamo alla concorrenza, sempre più intensa dove la gelateria vede sempre più ristretti i suoi margini. La concorrenza diventa sempre più accesa, rendendo il prodotto-gelato una vera e propria commodity facendone anche lievitare i costi.
Si perchè c’è anche qualcuno del settore che vuole uniformare la comunicazione, renderla unica identica per tutti e tutto.

Dopo aver aderito alle varie inutili APP, ai portali dell’amico, aver comprato tutti i titoli disponibili (pedone, torre, cavallo, alfiere, regina, re, capitano, colonnello, generale, ecc.), aperto il sito web, la pagina facebook, il profilo Instagram… cosa fare?
La prima idea che viene in mente al gelatiere?
…contattare un’agenzia per far parlare di sè, per avere altri cinque minuti di fama, un articoletto sul qualche giornaletto locale o su qualche ezine più o meno famosa. Anche la Gazzetta dello Sport non è da tralasciare…

Purtroppo per vincere questa sfida nell’oceano rosso solo lezioni, strumenti e schemi di riferimento di strategia Oceano Blu ti aiuteranno ad affrontarla.
Solo una strategia ben ponderata ti spiegherà come uscire dalla competizione e come entrare in un oceano blu di mercato incontestato, caratterizzato da una nuova domanda e da una solida crescita profittevole.
Per arrivare, finalmente, ad avere prezzi differenziati del tuo gelato rispetto alla mediocre concorrenza che è tutt’attorno a te.

Per creare una strategia Oceano Blu pratica e sostenibile è necessario allineare la propria struttura organizzativa, inclusi i propri partner esterni.
Non basta selezionare ottimi fornitori ma è imprescindibile formare egregiamente i collaboratori ed insegnargli le tecniche di upselling, implementare un gestionale anche semplice (senza gestione magazzino) e sviluppare un controllo di gestione su base mensile.
Certo è difficile rinnovare la propria strategia Oceano Blu nel tempo, perchè prima o poi verrai imitato ed il tuo oceano blu si trasformerà ancora una volta, in oceano rosso.

Solo i leader, l’elite possono far evolvere la creazione di Oceani Blu da processo statico a processo dinamico di rinnovamento, sia a livello operativo, sia a livello direzionale.
Attenzione, ovviamente, nel rimanere intrappolati nell’oceano rosso ma molto più importante è scovare ed analizzare i concetti innovativi più importanti:
– mai avere una strategia col focus sulla competizione;
– mai pensare che il settore sia immodificabile;
– la creatività è sistemica;
– l’esecuzione fa parte della strategia;
– la nuova strategia si persegue gradualmente.

Tanti settori hanno dovuto ripensare alla propria strategia, uno dei più vasti è quello della pizzeria. Enormi cambiamenti hanno impattato in questo settore e c’è stata una vera e propria rinascita e la creazione di nuovi “oceani blu“.
Per restare rilevanti molti “player” sono stati chiamati ad un drastico ripensamento, a re-immaginare le proprie strategie per produrre un valore innovativo a costi più bassi e, a margini più alti. Per arrivare ad un a nuova value proposition per tutti gli stakeholders.

Value-Proposition

Fino a dieci anni fa le aziende controllavano la maggior parte delle informazioni fornite al pubblico sui loro prodotti, sui loro servizi e sulle loro offerte.
Oggi la storia è cambiata l’ascesa dei social network con gli User Generated Content, dei blog, dei micro-blog, delle piattaforme di condivisione (sharing economy) che sono ormai ubiquitarie in tutto il mondo hanno spostato il potere e la credibilità dalle organizzazioni agli individui.
Per non essere vittima ma vincitrice in questo nuova realtà, la tua offerta deve distinguersi più che mai.
E’ questo che spinge i consumatori ad elogiarti anzichè criticarti su Facebook, su Instagram, su Twitter e ad assegnarti un giudizio a cinque stelle, a cliccare sui pollici rivolti all’insù. Non puoi nascondere o strombazzare eccessivamente la tua insulsa offerta imitativa (con quella pasta zabaione della nota marca di semilavorati) quando praticamente tutti hanno pronto un megafono globale.

Oggi, sia le sfide sia le opportunità che la gelateria ha di fronte sono colossali: gestione, redditività, efficienza, ecc.
Strumenti e metodologie che le gelaterie possono applicare nella ricerca di oceani blu ma attenzione alla location, l’unica variabile non malleabile!

3 commenti su “Strategie per competere in gelateria: oceano blu”

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