Quest’articolo è la naturale prosecuzione dell’articolo di sabato scorso, dopo aver partecipato ad un corso di gelatiere professionalizzante.
Nella gelateria artigianale l’attività di solito viene svolta con la vendita/consumo sul posto in modalità non stanziale altrimenti occorre la licenza alimentare.
La normativa che definisce le caratteristiche per essere considerati artigiani è la Legge n. 443 del 1985 “Legge quadro per l’artigianato“. Se sussistono i requisiti soggettivi ed oggettivi definiti da tale Legge l’attività deve essere iscritta all’Albo delle Imprese Artigiane.
La vendita dei prodotti artigianali nei locali di produzione o in quelli adiacenti non è considerata attività commerciale pertanto nessuna licenza di vendita.
Trattandosi di un’attività alimentare, regolata da leggi regionali, occorre chiedere all’ASL territoriale l’autorizzazione sanitaria ((ad esempio: non in Veneto) o almeno presentare una DIA (Dichiarazione di Inizio Attività), completa della documentazione richiesta. L’ASL provvederà a rilasciare una dichiarazione di avvenuta registrazione.
Infine, è necessario predisporre il piano di autocontrollo aziendale (HACCP) che permette di conoscere e gestire i rischi igienico-sanitari legati alla specifica produzione alimentare pertanto occorre aver frequentato un corso HACCP.
Se vi volete complicare la vita, non solo gelateria artigianale…
Nel caso in cui i gelati o altri alimenti venduti siano consumati sul posto in aree o locali attrezzati con tavoli e sedie si tratta di un’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande. E’ necessario presentare una richiesta di autorizzazione al comune dove ha sede l’attività, tenendo conto che le licenze sono contingentate.
In base a quanto stabilito dalla legge regionale vigente per l’esercizio dell’attività di somministrazione è richiesto il possesso di requisiti professionali
Nel caso non si realizzi un’attività di somministrazione, ma all’attività di gelateria si unisca un’attività di commercio al dettaglio di altri prodotti alimentari confezionati è necessario presentare al comune dove ha sede l’attività una comunicazione di apertura di nuovo esercizio di vicinato.
Anche per l’esercizio dell’attività di commercio al dettaglio di prodotti alimentari è richiesto il possesso di requisiti professionali.