Consumo di gelato nel mondo e trend 2017

Il consumo di gelato nel mondo è aumentato anche nel 2016!
Le stime future promettono bene, con un tasso annuo di crescita composto (CAGR) ad una cifra ma positivo.
Il gelato ha un margine di profitto medio del 23% (superiore a quello snack, caramelle, cereali, ecc.), è quindi tra i prodotti più redditizi per l’industria alimentare, secondo IBISWorld.
Le vendite globali di gelato sono cresciute in modo significativo nel corso degli ultimi cinque anni, in gran parte guidate dall’espansione delle vendite in regioni emergenti come Cina e Brasile che ora rappresentano i 2/5 delle vendite di gelati a livello mondiale.
Il valore della produzione è stato di circa 50 miliardi di dollari nel 2014.

Fermi tutti però, i dati di cui scrivo sono riferiti però al consumo di ice cream in quanto i principali produttori riportano i dati di vendita reali. Per il gelato artigianale mancano del tutto rilevazioni ed elaborazioni statistiche.
Vediamo però anche la situazione in Italia.

Italia
Visto il perdurare della crisi del gelato industriale, anche dell’ice-cream non vengono più diffusi dati trasparenti e rapportati agli anni passati. Si possono evincere solo i trend principali:
– crescita del consumo in-home
– riduzione del consumo out-of-home
L’Algida detiene una quota di mercato del gelato da impulso intorno inferiore al 43%, seguita da Nestlè (25%) e Sammontana (8%).
La maggior parte dei consumi out-of-home avviene tra agosto e settembre, spinto dalle vendite scontate della GDO.

L’idea di qualcuno del settore che il gelato sia un alimento che si consuma anche nei mesi freddi è completamente errata, il consumo è strettamente correlato alle condizioni meteorologiche.

Vednite-gelato-Italia
Impatto del meteo sulle vendite (area mancati ricavi)

Nel grafico si vede come una riduzione delle temperature (curva rossa) porti una contrazione delle vendite ed i ricavi persi sono rappresentati dall’area tratteggiata

Il trend generale è che il consumo di gelato industriale va verso un prodotto premium, preferibilmente più salutare.
Ecco forse il perché dell’acquisto da parte dell’Unilever a fine 2015 della GROM, catena italiana in forte crisi finanziaria.
Le ultime notizie, negative ovviamente, riguardano il ridimensionamento dell’impianto della multinazionale anglo-olandese di Caivano dove vengono prodotti milioni di “porzioni” tra cui il cornetto, il cucciolone, i magnum, ecc. con una forza lavoro di circa 800 operai e sgravi fiscali ricevuti per circa 40 milioni di euro negli anni passati.
Il centro di ricerca, dove sono stati ideati i magnum, invece verrà chiuso e parte del personale trasferito nello stabilimento del Regno Unito.
Il motivo, a parte la contrazione dei consumi, pare sia la bassa produttività dell’impianto rispetto ad altri della multinazionale.

Stati Uniti
Negli ultimi 6 anni c’è stato sempre un calo dei volumi cionondimeno, la crescente popolarità dei gelati artigianali più costosi ed i marchi premium hanno incrementato il valore delle vendite del 2% nel corso del 2015.
Pertanto, le vendite di gelato di bassa qualità sono in declino a favore di offerte premium.
Dopo diversi anni di forte crescita, anche le vendite di frozen yogurt sono calate a doppia cifra negli ultimi due anni. Nonostante il posizionamento come una sana alternativa all’ice cream, la tendenza indica che i consumatori non sono più disposti a sacrificare il “gusto” per la salute; sarà per questo che Unilever ha acquisito nel 2014 il marchio Talenti.
Il consumo stimato del 2015 è stato intorno 2,7 miliardi di litri, pro capite 8,3 con un valore di 11,4 miliardi di dollari.
Sono presenti circa 900 gelaterie artigianali
Consumo-gelato-stati-uniti_principali-brand

Giappone
Valore del mercato: 5,6 miliardi di dollari
1.000 gelaterie artigianali
Germania
3,6 miliardi di dollari
9.000 gelaterie artigianali
Spagna
0,47 miliardi di dollari
2.000 gelaterie artigianali
Argentina
1.500 gelaterie artigianali
Brasile
500 gelaterie artigianali
Cina
Nel 2015 la stima dei consumi di ice cream è di 6,3 miliardi di litri, pro-capite circa 4,5 con un valore di USD 12,6 miliardi di dollari.
1.000 gelaterie artigianali

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