La gelateria Pavè apre domani a Milano in via Cesare Battisti 21 e già le aspettative sono altissime!
Forte del “glamour” alternativo del primo locale aperto dai 3 giovani imprenditori Diego, Giovanni e Luca nel 2011 ed eccoli rilanciare col “food” del momento: il gelato.
I 3 anche se con background diversi (giornalista, pasticcere ed economo) non sono certi degli sprovveduti per cui hanno scelto come gelatiere Simona Carmagnola che si è “fatta le ossa” alla gelateria De’ Coltelli di Pisa.
Come per il Pavè in zona Lazzaretto, non certo una zona ad alto flusso di passanti, anche la gelateria è ubicata in zona Tribunale molto vicina a piazza San Babila.
Ho chiesto il perché di tale scelta, se sono state fatte rilevazioni e sono rimasto stupito dalle risposte… mi aspettavo che vista la clientela del Pavè che si sposta di proposito per recarvisi anche la gelateria si sarebbe basata su questo tipo di clientela invece no, tutt’altro. Tuttavia, la brand awareness è talmente forte che mi aspetto che ciò accada.
Personalmente conosco bene la zona e, a parte la presenza nel raggio di circa 400 metri di 4 gelaterie, non la ritengo interessante perché nei fine settimana (soprattutto la domenica) è semi deserta. Nei mesi estivi poi, con la chiusura del tribunale, peggio.
L’unico dato oggettivo è che il passeggio avviene solo sul lato della gelateria Pavè.
Ieri ho potuto assaggiare qualcuno dei 16 gusti in anteprima:
– pistacchio semi tostato
– sbrisolona
– pane, burro & 160
– granita alle mandorle
– granita al caffè
– fragola
– nocciola su base acqua (credo)
– tarte tatin
Il livello è alto ma le mie aspettative erano ancora più alte avendo conosciuto Simona per un gelato (castagnaccio) da urlo al gelato artigianale festival di Agugliano (AN).
La nocciola l’ho trovata troppo sapida, tarte tatin texture da rivedere, la sbrisolona poco presente, la granità di caffè bocciata…
E’ il gelato che preferisco, non troppo grasso e pesante, non quello omologato dall’industria che si incontra spesso a Milano…