Nel fine settimana scorso c’è stato uno straordinario evento sul gelato artigianale italiano a Leicester, nel Regno Unito: Gelato in the Square.
Per la prima volta, un gruppo di gelatieri italiani è stato ospite di una gelateria all’estero, nel difficile mercato d’oltremanica che conta circa 2.000 gelaterie.

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Tanta gioia e divertimento, oltre a tanti gusti. Occasione anche per visitare la chiesa del convento dei frati grigi (francescani), poco distante dalla gelateria, dove sono custoditi gli ultimi resti di Riccardo III d’Inghilterra l’ultimo re ucciso in battaglia il 22 agosto 1485 a Bosworth Field, decisivo scontro armato della guerra delle due rose.
Ottima ospitalità da parte dei proprietari della gelateria Gelato Village, Antonio De Vecchi e Daniele Taverna; due piemontesi (expat come si legge oggi) che hanno sviluppato la loro business idea di gelato tre anni fa al numero 2 di Saint Martins Square.
L’evento è stato organizzato e diffuso ampiamente tramite i social media (circa 70.000 contatti tra Facebook, Twitter ed Instagram nei tre giorni) grazie ad un’agenzia locale Thirst Media di Laura Hadland.

Il folto gruppo era costituito da 8 gelatieri, di cui 6 della Compagnia Gelatieri (nuova associazione costituita da Paolo Brunelli, Alberto Marchetti e Andrea Soban) presenti:
– Paolo Brunelli della gelateria omonima a Senigallia ed Agugliano (Ancona)
– Matteo Carloni della gelateria Gambrinus di Perugia
– Raffaele Del Verme della gelateria Di Matteo a Torchiara (Salerno)
– Antonio Luzi della gelateria Makì di Fano (Pesaro Urbino)
– Mirko Tognetti della gelateria Cremeria Opera a Lucca
– Andrea Soban delle gelateria Soban a Valenza, Alessandria e Trieste
Ed anche due gelatieri donne:
– Alessia Torselli e Vera Castrovilli della gelateria Nevedarance Gelato Naturale a Caluso (Torino)
– Raffaella Garavelli della gelateria La Bottega del Gelato a Leno (Brescia)
Tantissima affluenza, molti nuovi avventori nei tre giorni e tantissimo gelato prodotto: 500 kg!
Addirittura persone venuti dalla vicina Birmingham per assaggiare i gusti di gelato dei grandi gelatieri venuti dall’Italia!
I gusti sono andati a ruba, chi più, chi meno:
– crema Brunelli e ricotta celeste a pois;
– bacio e malaga;
– fichi & cioccolato e fichi, alloro & mandorle;
– gelato al caffè, sorbetto di pere speziate e sorbetto di birra;
– cioccolato al sigaro toscano e torta della nonna;
– biscotto zaeti, panettone e pastiera;
– Caluso passito;
– sorbetto mele cotogne con Franciacorta.
Senza il personale di Gelato Village però tutto ciò non si sarebbe potuto realizzare; in laboratorio, Irene e Chiara ci hanno dato dentro producendo a nastro.

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Sabato Chiara, prendendoci gusto, si è anche cimentata, per la prima volta, con la pastiera!
Molto apprezzata anche da me che avevo selezionato i gusti.

Sono stati tre giorni intensi con tanti incontri quasi tutti esauriti tra cui anche un intervento di Antonio Luzi con “Small is beautiful, better food and better life” (in livestreming) sulla critica al consumismo tratto dal libro “Piccolo è bello” di Ernst Friedrich Schumacher, pubblicato nel 1973: un’economia “materialista”, fondata sulla massima ricchezza individuale perseguita senza alcun limite inadatta all’ambiente limitato in cui viviamo.
D’altronde nel Regno unito si percepisce molto l’antagonismo tra catena (multinazionale) e negozio indipendente.
Molte domande dal pubblico interessato alla straordinarietà del gelato e del cibo italiano in generale, alle tradizioni ed allo stile di vita.
L’evento è stato “coperto” da tanti partner locali e dallo sponsor principale Agriland, la filiale estera di Agrimontana.