Quest’anno la quotazione all’ingrosso della nocciola è intorno ai 340,00-360,00 euro al quintale, cioè 3,50 euro/kg. Di contro la quotazione della nocciola turca è circa 2,47euro/kg.
In Turchia la società TMO, un’agenzia sussidiaria del ministero dell’Agricoltura turco, è responsabile dell’acquisto di grandi quantità di nocciole da qualche anno per sostenere proprio gli agricoltori locali. In pratica, media l’offerta della materia prima nocciola (essendo il primo produttore mondiale), complice anche l’ampia svalutazione della lira turca rispetto alle altre monete.
Il settore coricolo in Turchia genera, comunque, un fatturato (da esportazione) tra 1,7-2,6 miliardi di euro garantendo lavoro a quasi un milione e mezzo di persone.
La nocciola in Italia
Il problema quest’anno pare non essere la quotazione, idonea ed equilibrata, quanto la produzione effettiva.
Il meteo poco favorevole e la qualità del prodotto giunto al termine della maturazione ipoteticamente compromessa dall’incognita cimice asiatica.
Mentre l’impollinazione avviene nei mesi invernali, la fecondazione dei fiori femminili che darà il via alla formazione della nocciola (il frutto) avviene proprio nel mese di maggio, quest’anno caratterizzato da forti sbalzi termici e piogge continue. In questa situazione fisiologicamente difficile, l’allegagione dei frutti non è stata ottimale.
In Piemonte, all’inizio di agosto si è assistito a una fortissima cascola di frutti vuoti (solitamente accade a giugno-luglio) e quella che sembrava un’annata di produzione abbondante in pochi giorni si è trasformata in una delle più scarse degli ultimi anni.
A caratterizzare negativamente l’annata ha certamente contribuito l’halyomorpha halys, la cimice asiatica, che ha fatto la sua comparsa più tardivamente rispetto alle passate campagne, ma che ha poi abbondantemente attaccato i frutti, ormai lignificati ma non ancora caduti.
In Piemonte, si passerà dalle normali 11-12.000 tonnellate alle 5-6.000, la metà circa, con un prezzo attorno ai 10 euro (Tonda gentile trilobata) per punto di resa e qualcosa di più per le partite certificate con l’IGP nocciola Piemonte che però forse, non riuscirà a compensare il lavoro dei corilicoltori del calo produttivo subìto.
In questo caso il prezzo all’ingrosso sarà circa 448,00 euro al quintale, 4,48 euro/kg