Sherbeth, Festival Internazionale del Gelato Artigianale si è concluso domenica sera tra spruzzi di pioggia, autografi e brindisi tra gelatieri provati dalla competizione ma sempre affiatati, tra loro alcuni veri e propri marmittoni (allo straordinario Musumeci, seguono i linguacciuti bolognesi Maurizio e Jacopo).
I vincitori del concorso internazionale “Procopio de’ Coltelli”:
1. “cioccolato del Madagascar”, gelateria Cappello di Palermo
2. “limone d’amare”, gelateria Soban di Alessandria
3. “fantasia mediterranea”, gelateria Capolinea di Reggio Emilia
Tra i vinti avevo un po’ di papabili:
– “amaretto di Santa Croce”, gelateria De’ Coltelli di Pisa
– “ratafià d’Abruzzo”, gelateria Duomo di L’Aquila
– fuori concorso “fichi bianchi del Cilento e noci di Sorrento”, gelateria Di Matteo di Torchiara (SA) però ora basta coi fichi 😉
tra gli svogliati:
– gelateria La Gelateria, Londra (Regno Unito)
– gelateria Eiscafè Puro Gelato, Heildelberg (Germania)
Relativamente al concorso, a parte il consueto ritardo, all’inizio è partito proprio male.
Imbarazzante il tempo impiegato dalla presentazione alla degustazione, al banco-vetrina imballati completamente.
Solo dopo un po’ ha preso le redini Gianfrancesco Cutelli (gelateria De’ Coltelli) portando organizzazione e velocità.
I gelati sono stati valutati sulla base del sapore, corpo e struttura, aspetto e presentazione, originalità e creatività?
Per me inutile, la presentazione della vaschetta tra i parametri di giudizio (chi ha il pozzetto non è avvezzo a tale consuetudine inoltre non vedo cosa c’entri con la bontà del gelato/sorbetto).
Ha vinto il cioccolato, buono per carità ma di originale e creativo ho trovato solo la decorazione con la cannella (extra ingrediente rispetto al cioccolato). Tanto parlare di territorio ed infatti vince la gelateria di Palermo!
Sarà stata la giuria a prevalenza non tecnica…
Non mi è piaciuta la location della buvette troppo decentrata dalla manifestazione, frequentata solo dagli addetti ai lavori e sparuti curiosi.
Per le due vie pedonali anche l’ultimo giorno, tantissime persone!
Peccato per quegli orari ridotti degli stand, aperti solo nel pomeriggio.
…last but not least, i gelatieri erano consapevoli che stavano usando (non tutti però) una base con sucresteri, mono digliceridi degli acidi grassi, alginato, carragenina, ecc.? E sul cartellone si associava l’immagine del gelatieri a questa lista ingredienti?
Mi spiace non esser riuscito a provare bene tutti i gusti…