SIGEP 2019: numeri, eventi e poche novità

Il SIGEP (Salone della gelateria, pasticceria, panificazione artigianali e caffè) del 2019 si è concluso con 1.250 imprese espositrici (come lo scorso anno), circa 200.000 presenze (-4,4%), di cui 32.848 estere provenienti da 185 Paesi (+1,02%).
Tantissimi i 1.294 eventi organizzati nel palinsesto ufficiale (+ 22%), 925 giornalisti accreditati dei quali 138 esteri.

Questa edizione è stata caratterizzata dalla nevicata di martedì scorso che forse ha influenzato gli ingressi della giornata ma, soprattutto, dall’enorme problema di raggiungibilità della fiera all’ingresso e, come sempre, dagli ingorghi all’uscita.
Gli autobus-navette del mattino non hanno ridotto i tempi di percorrenza media dagli hotel di Rimini, passando dai 20 ad anche 90 minuti.
Ad esempio, martedì ho preso l’autobus per fare un test e salito alle 9:10 sono entrato in fiera alle 10:40: scandaloso!
Il giorno prima ci ho messo 60 minuti circa in auto, tempo triplicato.
All’uscita da evitare gli orari dalle 17 in poi…
Oramai il SIGEP ha raggiunto, secondo me, il suo picco ed anche tra gli stand non si notano più grandi novità di prodotto: mercato maturo.

Tra l’infinita panoramica di eventi risalto ai principali:
– SIGEP Gelato d’Oro che ha selezionato il team Italia che parteciperà alla Coppa del Mondo della Gelateria 2020: Eugenio Morrone (gelatiere), Massimo Carnio (pasticciere), Marco Martinelli (chef) e Michela Ciappini (scultrice del ghiaccio);
– il Campionato Mondiale di Pasticceria Juniores con la vittoria dell’Italia su Francia e Singapore coi giovani under 23 Filippo Valsecchi (Lecco) e Vincenzo Donnarumma (Napoli), al loro fianco l’allenatore Davide Malizia;
World Junior Pastry Championship 2019
– il World Coffee Roasting Championship;
World Coffee Roasting Championship 2019
– il progetto internazionale Coffee & cocoa growing regions.

Il convegno di apertura di sabato ha cercato di scattare un’istantanea dei trend globali della ristorazione fuori casa che vale 990 miliardi di euro, per 178 miliardi di visite (occasioni di consumo) a livello globale, e che si mostra in continua crescita (+2,3% le ultime rilevazioni, +3% in Europa). Nelle categorie caffè, panificazione, dolci e gelati, l´Italia si piazza tra i primi posti nel mondo: con una media pro capite di 251 consumi fuori casa/annui; il nostro Paese figura al terzo posto dopo Giappone (308) e Corea del Sud (324).
Per quel che riguarda il consumo di caffè, il 52% si concentra negli USA, Giappone e Italia, mentre Usa, Cina e Italia registrano il 51% dei consumi della categoria bakery dolce.
Vi è un fenomeno in atto, tra l’altro, l’ibridazione dei luoghi: librerie che diventano bar, ambienti che invogliano a rimanere oltre l´esperienza di consumo, luoghi in cui il valore aggiunto viene fornito dall’esperienza proposta. Il rinnovamento dei brand, a cominciare dalle grandi catene, testimonia della dinamicità del settore, mentre un fenomeno già diffuso nel mondo e che anche in Italia sta crescendo è quello delle piccole catene Fast Casual (sulla scia, ad esempio, di Pret-à-manger, Wagamama, Va piano, ecc.). Ancora poco diffuso in Europa, ma già tendenza affermata altrove, il Caffè Take Away, che in Giappone ha portato ad introdurre sul mercato anche il caffè in bottiglia. Infine, anche le nuove tecnologie digitali concorrono a trasformare l’esperienza dei consumi fuori casa, intervenendo non solo sulle modalità di pagamento ma anche nel consumo tout court.
A testimoniare la grande trasformazione in atto, anche quanto sta avvenendo nei centri commerciali, dove si sta assistendo ad una svolta: il passaggio “Dalle Food Court” alle “Food Hall”: gli spazi dedicati alla ristorazione diventano sempre più protagonisti dell’offerta dei centri commerciali (ad esempio a Milano il CityLife Shopping District); intorno alla Food Hall, le aree dedicate alla ristorazione diventano anche luoghi di incontro, di aggregazione, di acquisto, costruendo sempre più l´identità del cosiddetto Mall.

In crescita il mercato del gelato in Germania (+5%) grazie ai dati diffusi al convegno Going Global dedicato al Paese locomotiva d’Europa.
Come “risaputo” da anni, in Germania ci sono 9.000 le gelaterie (compresi gli Eiscafè) di cui 3.000 artigianali così distribuite nei Lander:
– 900 in Renania;_
– 600 in Baviera;
– 400 in Assia;
– 300 in Bassa Sassonia;
– 80 a Berlino.
La quota di mercato del gelato artigianale è del 16,7%, cresce la sensibilità al bio ed alle intolleranze alimentari.
Forte penetrazione di micro-catene (50 quelle mappate dalla Camera di Commercio Italiana per la Germania) con una media di 6 gelaterie per brand e fatturati eterogenei ma che, in alcuni casi, raggiungono anche il milione di euro di fatturato per punto vendita. In totale sono 313 i negozi collegati a catene mappati dalla ricerca, che ha rilevato un buon andamento per quelle in franchising legate alla presenza nei centri commerciali.

Interessante novità quella di Gelolab con la vetrina Showlab S Hybrid ad azoto liquido ma dialogo abbastanza sterile sulla gestione ed i costi di produzione paventati dal produttore.
Trattasi di una macchinetta da poco meno di 15mila euro, per buco!

GeloLab Showlab S Hybrid
Mantecatore ad azoto liquido

Non poteva mancare la guida del Gambero Rosso edizione 2019, sempre coi soliti nomi: quest’anno addirittura 5 nuove gelaterie su 43 triconate!
Alcuni nomi davvero ridicoli, gelaterie che godono di una immeritata fama che definirei “vintage”.
Nella guida, in fondo, anche una lista di soliti nomi della pasticceria che propongono anche gelato, strano che nella guida delle pasticcerie non ci siano gelaterie.

Presentato a Rimini il gelato a base di estratto di chiocciola, che ha avuto difficoltà ad emergere tra le mandrie di “unicorn” che aleggiavano sugli stand delle principali aziende di semilavorati.
Interessante notare come una delle aziende leader del settore presenti un gusto nuovo e le altre la seguano/copino senza nessun spirito di vera novità!

Da un punto di vista di marketing, di visual marketing davvero scarsa la presentazione e lo spazio utilizzato da parte dell’azienda per promuovere tale “novità”.

2 commenti su “SIGEP 2019: numeri, eventi e poche novità”

  1. Leggo sempre con grande interesse e piacere i tuoi articoli! Grazie per la tua analisi sempre puntuale ed oggettiva , a parer mio,da profana,ovviamente!
    Ma volevo chiederti… estratto di chiocciola?? La chiocciola?? Lumaca intendi?? Oddìo non ce la posso fare… ciao! Valeria

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