Come inserire i riferimenti di ingredienti DOP ed IGP sul cartellino del gelato

Ieri, in uno dei gruppi di gelatieri che seguo è stata avanzata la domanda relativa alla possibilità di mettere sul cartellino del gelato il riferimento DOP (Denominazione Origine Protetta) o IGP (Indicazione Geografica Protetta); ad esempio: la Nocciola del Piemonte (o Nocciola Piemonte) IGP o il Pistacchio Verde di Bronte DOP.
Ecco quindi l’articolo esplicativo definitivo grazie, soprattutto, anche al contributo di Maurizio Bernardini della gelateria Galliera 49 di Bologna.

Mi riferisco quindi all’utilizzo, in riferimento al cartellino, nella presentazione o nella pubblicità del gelato (sfuso) cioè di un prodotto composto, elaborato o trasformato utilizzando ingredienti DOP ed IGP.
Ad esempio: la valorizzazione dell’utilizzo della “Nocciola del Piemonte” o “Nocciola Piemonte” IGP nel preparato alimentare deve avvenire citando in qualunque punto del cartellino la dicitura «prodotto ottenuto esclusivamente da “Nocciola del Piemonte” o “Nocciola Piemonte” “IGP”» (da disciplinare).

Le regole del Ministero

Ecco le regole specifiche (del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali) per i casi di presentazione o pubblicità del gelato (come da normativa per prodotti composti, eleborati o trasformati) per avere l’autorizzazione da parte dei consorzi.
– Le diciture Denominazione di Origine Protetta o Indicazione Geografica Protetta o i loro acronimi DOP o IGP per essere utilizzati sul cartellino dovranno essere posti di seguito alla
denominazione tutelata, in modo che sia chiaro e non suscettibile di indurre in errore il consumatore che tali diciture o acronimi si riferiscono al “prodotto registrato” utilizzato come
ingrediente e non al gelato (prodotto composto, elaborato o trasformato); per tale ragione dovranno essere posti tra virgolette sia la denominazione tutelata che le diciture o gli acronimi.
– Le dimensioni del carattere utilizzato per il riferimento alla denominazione tutelata nel cartellino, nella presentazione o nella pubblicità del gelato devono essere inferiori alle dimensioni del carattere utilizzato per la denominazione del gelato.
– Per indicare l’ingrediente DOP o IGP nel cartellino, nella presentazione o nella pubblicità del gelato devono essere utilizzati per l’intera denominazione il medesimo carattere delle medesime dimensioni; lo stesso carattere e le medesime dimensioni utilizzate per indicare la denominazione devono essere utilizzate per le diciture Denominazione di Origine Protetta o Indicazione Geografica Protetta o i rispettivi acronimi.
– E’ vietato l’utilizzo del simbolo comunitario nonché del logo della denominazione tutelata sul cartellino, nella presentazione o nella pubblicità del gelato contenente il riferimento ad una DOP o IGP.
– E’ possibile riportare sul cartellino, esclusivamente in aggiunta al riferimento alla denominazione DOP/IGP in lingua italiana, anche la traduzione della stessa in altra lingua senza riportare l’acronimo, neanche se tradotto.
– E’ possibile utilizzare, di seguito al all’ingrediente DOP/IGP in lingua italiana, l’acronimo in lingua diversa dall’italiano utilizzando una delle traduzioni degli acronimi riportate
nell’allegato V del Regolamento (CE) n. 1898/06.
DOP e IGP in lingue UE
– Le dimensioni dei caratteri utilizzati per il riferimento alla DOP/IGP nella lingua diversa dall’italiano non potranno essere superiori a quelle dei caratteri utilizzati per la versione in
italiano.
– La gelateria ha l’obbligo di garantire che il prodotto DOP o IGP sia acquistato da fornitore/confezionatore sottoposto al controllo dell’organismo di cui all’articolo 37 del
Reg. (UE) 1151/12,.
– La gelateria deve sottoscrivere l’impegno a dimostrare, tramite registrazioni, che la quantità di prodotto DOP o IGP utilizzata nel prodotto composto, elaborato o trasformato
corrisponde alla quantità di prodotto DOP/IGP ricevuta nonché l’impegno a produrre la relativa documentazione.
– La gelateria deve sottoscrivere l’impegno a registrare mensilmente il numero di confezioni del prodotto composto, elaborato o trasformato contenenti il riferimento ad una DOP/IGP
prodotte, a trasmettere una scheda tecnica che descriva il prodotto composto, elaborato o trasformato nonché a comunicare la sede dello stabilimento nel quale avverrà la produzione.
– La gelateria deve dichiarare che il prodotto DOP o IGP verrà stoccato, prima della elaborazione, separatamente dagli altri prodotti appartenenti alla stessa categoria
merceologica.
– La gelateria deve dichiarare che l’autorizzazione concessa non sarà ceduta, neanche in subconcessione, a terzi, né a titolo gratuito né a titolo oneroso e che, in caso di cessazione
dell’attività e/o della produzione specifica, cesserà l’uso del riferimento alla denominazione tutelata nella presentazione e nella pubblicità dei prodotti composti, elaborati o trasformati.

L’utilizzo della denominazione tutelata esclusivamente nella lista degli ingredienti non è sottoposto ad autorizzazione ministeriale.

Esempi

Gelato al pistacchio
ottenuto con “Pistacchio Verde di Bronte DOP”
Gelato alla nocciola
ottenuto con “Nocciola Piemonte IGP”
Gelato alla nocciola
ottenuto con “Nocciola del Piemonte IGP”

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